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Da gennaio a settembre, L’Agenzia di monitoraggio finanziario del Kazakistan (AFM) ha chiuso 130 scambi di criptovaluta. Le autorità hanno sequestrato beni digitali per un valore di circa 9,2 miliardi di Tenge ($17 milioni), ha dichiarato Kairat Bizkhanov, vicepresidente DELL’AFM.
Kairat Bizkhanov ha definito le piattaforme crittografiche chiuse illegali e in grado di essere utilizzate come canali di riciclaggio delle entrate criminali, poiché hanno fornito i loro servizi senza una licenza Dell’Astana Financial Services Agency (AFSA). Ciò è vietato dalla legge sui beni digitali del Kazakistan.
Il funzionario ha definito il giro d’affari ombra delle criptovalute un rischio per l’economia del Kazakistan, contribuendo all’incasso illegale e al ritiro di fondi dal paese.
” Nonostante le misure adottate, il volume dei prelievi in contanti è in aumento. Il rischio principale è la possibilità di transazioni anonime senza identificare il mittente o il destinatario. Tali piattaforme mascherano le transazioni come transazioni legali con risorse digitali che vengono eseguite utilizzando carte bancarie emesse a titolari nominali”, ha spiegato il vicepresidente DELL’AFM.
In precedenza, AFV ha riferito che da Gennaio è passato in Kazakistan sono stati aperti 17 procedimenti penali relativi all’estrazione illegale di Criptovalute e il danno totale derivante dall’estrazione mineraria è stato stimato in 1,3 miliardi di Tenge ($2,3 milioni).
Origine: bits.media
